La trappola – Violenza di coppia

Violenza di coppia: quante volte abbiamo assistito ad un isolamento totale di queste coppie, al punto che la vittima si trova senza una rete sociale alla quale chiedere aiuto?

La violenza all’interno della relazione di coppia viene descritta da Salerno come una “strategia comportamentale multiforme, caratterizzata da varie manifestazioni di violenza aventi tutte il medesimo scopo: assoggettare l’altro ottenendone il controllo nell’ambito di una relazione di coppia esistente o formalmente sciolta con una separazione o il divorzio.”

Un tratto tipico di questo tipo di relazioni, continua Salerno, è caratterizzato da un’alterazione dei confini interpersonali: “da un lato, si assiste ad una riduzione della distanza psicologica tra i membri della coppia fino al dissolvimento dei confini individuali e all’invischiamento psicologico; dall’altro ad un irrigidimento dei confini tra la coppia e gli altri sistemi relazionali (familiari, sociali). Questa duplice alterazione comporta il RATTRAPPIMENTO dello spazio vitale della vittima.”

Questa dinamica, secondo Salerno, spiegherebbe perché molte vittime vedono come impossibile uscire dalla relazione abusante.
“Le opzioni, le alternative, gli ambiti relazionali, culturali e sociali si riducono. Il mondo della vittima diventa ristretto e soffocante, per implodere in coincidenza del suo nucleo: la relazione di coppia. Da qui quell’incapacità di vedere altre soluzioni alternative alla prosecuzione del rapporto col proprio abusante, e quella sorta di «testarda disperazione» frequentemente osservata nelle donne maltrattate.”

Citazioni

Salerno, A. (2016). Psicodinamica delle relazioni violente. Aspetti psicologici, clinici e sociali. In Violenza di genere. Saperi contro. (pagg. 53-62)

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